Comune di Ucria


Ubicazione sede centrale

SS116 - 98060 Ucria (ME)

https://www.comune.ucria.me.it/it

Descrizione e cenni storici

Nel corso del periodo classico, le testimonianze degli antichi utensili rinvenuti nei pressi della Rocca di San Marco e di un deposito di monete romane nella località di Arelluso attestano la presenza umana in queste terre fin dall'antichità.

Durante il periodo arabo-normanno e feudale, le tracce di due torri saracene, una situata nella periferia e l'altra nella zona settentrionale del paese, indicano l'antica esistenza del borgo già ai tempi degli Arabi, oltre a sottolineare la sua importanza strategica per chi intendeva muoversi dall'entroterra verso il mare. Le torri erano il punto di partenza di una rete di cunicoli e gallerie che si estendeva per l'intero territorio del paese. Intorno all'anno 1000, Ucria era dominata da un castello che cambiò proprietà diverse volte sotto le varie dominazioni: normanne, sveve, angioine e aragonesi. Durante il periodo normanno, Ucria fu inizialmente feudo di Abbo Barresi e successivamente, nella prima metà del XV secolo, passò a Giovanni Ventimiglia, barone di Sperlinga, che lo lasciò in eredità alla moglie Agata Peralta. Agata cedette Ucria al fratello Gabriele Abbate nel 1434. Successivamente, Ucria passò per matrimonio alla famiglia catalana dei Marquett, per poi diventare feudo delle famiglie Pagano, Di Giovanni e Alliata.

Nel periodo post-feudale, nonostante l'abolizione ufficiale del sistema feudale con la costituzione siciliana del 1812, il latifondo divenne il nuovo mezzo attraverso il quale si perpetuavano gli stessi principi del regime sociale precedente. In questa prospettiva, i Gullotti, una famiglia influente del luogo imparentata con i baroni Stancanelli di Novara di Sicilia, acquisendo ex feudi all'inizio del XIX secolo, divennero economicamente e politicamente potenti, estendendosi successivamente a Sant'Agata di Militello e a Palermo.

Nell'età contemporanea, Ucria ha seguito le vicissitudini della Sicilia tra il XIX e i primi anni del XX secolo. Dopo i primi anni del Novecento segnati dalla crisi economica e dall'emigrazione verso il Nuovo Mondo, il paese è entrato nel primo conflitto mondiale.

La povertà ha spinto molti residenti di Ucria a emigrare a Waltham, nel Massachusetts, negli Stati Uniti, dove si registra una significativa presenza di ucriesi.

Gli stemmi e i gonfaloni del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica il 18 gennaio 2006. Lo stemma è inquartato: il primo quarto mostra una torre scalinata di argento su sfondo rosso, il secondo e il terzo presentano una banda diminuita scaccata d'argento e rosso su sfondo azzurro, mentre il quarto quarto mostra un ramoscello di nocciolo su sfondo rosso. Il gonfalone è un drappo bianco con bordatura azzurra.

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Luoghi collegati

Chiesa Madre San Piero Apostolo

Via R. Baratta, 98060 Ucria ME, Italia

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Orari:

Lunedì
09:30 - 13:30
16:15 - 20:20
Martedì
09:30 - 13:30
16:15 - 20:20
Mercoledì Chiuso
Giovedì
09:30 - 13:30
16:15 - 20:20
Venerdì
09:30 - 13:30
16:15 - 20:20
Sabato
09:30 - 13:30
16:15 - 20:20
Domenica Chiuso

Chiesa Santa Maria della Scala e Campanile

Via Cimitero, 98060 Ucria ME, Italia

Indirizzo: Via Cimitero, 98060 Ucria ME, Italia

Orari:

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Pagina aggiornata il 30/07/2024

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