La pregevole statua, realizzata da Antonino Gagini, è preceduta dal simulacro in legno di scuola napoletana che raffigura San Michele Arcangelo, titolare della parrocchia di Librizzi, sorretto dai giovani sempre scalzi. Un’antica leggenda narra dell’arrivo della statua della Madonna nel piccolo borgo messinese, che è legato ad una circostanza inspiegabile. Era il 1540 e si racconta che il simulacro, mentre stava per essere condotto da Patti a Librizzi sopra un carro trainato di buoi, giunto alle porte del paese, divenne tanto pesante da non poter essere più trasportato. Solo il suono di una “ciaramedda” ebbe il potere di far riprendere il cammino e da allora la melodia della cornamusa caratterizza la processione della Madonna della Catena.