Il santuario con il suo settecentesco campanile, domina l’abitato. La bella facciata del 1700 presenta un grandioso portone centrale affiancato da due colonne corinzie decorate a motivi floreali, sembrano quasi un ricamo nell’arenaria, mirabile capolavoro di due maestri scalpellini i cui nomi sono incisi sulla facciata in due cartigli rettangolari: Nicolaus e Dominicus Lanza. Costruita nel 1200, ingrandita nel 1507, modificata nel 1838.
La chiesa è a tre navate, a Croce latina, all’interno numerose sono le opere custodite. Nella navata destra troviamo, la statua dell’Immacolata, opera del Gagini, del 1567 donati alla Chiesa dalla famiglia Piccolo di Calanovella, e tele settecentesche del Tresca ed altri autori.
L’abside destra è occupata dalla fastosa cappella dell’Annunziata tutta in stile barocco. La statua marmorea gaginiana del 1500. Sulla destra dell’altare si apre un tabernacolo cinquecentesco, ove era custodito il Reliquario in argento contenente il Miracolo (sangue più volte sudato dalla Madonna), rubato nel 1978. Da ammirare, anche, il famoso “ Polittico“ commissionato nel 1477 ad Antonello da Messina e Giovanni Saliba come Gonfalone dalla Confraternita. Nell’abside sinistra vi è l’altare del Sacramento con edicola retta da colonne corinzie, e il fondo della cappella presenta una decorazione floreale dipinta ed a rilievo di stile rococò.
All’altare centrale da notare il Crocifisso ligneo del XV sec e l’organo a canne del XVIII sec relizzato dal Maestro Annibale Lo Bianco. Nella navata sinistra la quattrocentesca rara statua lignea del Padre Eterno, la statua lignea policroma di S. Michele Arcangelo e la meravigliosa statua della Madonna della neve sempre opera dei Gagini.